Bene, a questo punto qualcuno si sarà già chiesto: ma perché mai? Perché mai la gente dovrebbe ricoprirsi di telecamere ed ambire a trasmettere a tutti immagini proprie e di altri? Per la stessa ragione per cui oggi uno si fa una homepage su Internet, o da sempre i cani fanno la pipì contro gli alberi (e i pali, e i muri, e le ruote d'automobile, ed i calzoni dello sfigato di turno). L'esibizione pubblica della propria esistenza, la ricerca della propria identità attraverso la condivisione della stessa con gli altri, la necessità di marcare un proprio territorio laddove anche altri sgomitano per marcare il loro. Ma da un certo momento in poi tutti faranno così semplicemente per la ragione che si farà così. Sarà un comportamento di massa ed i comportamenti di massa non si possono spiegare più di tanto. Che senso ha, già oggi, andare a farsi sfondare i timpani in una fumosissima discoteca nella speranza di riuscirsi ad accoppiarsi un po'? Non sarebbe più semplice raccattare in giro chi ti piace ed accoppiarti subito evitando di ledere irreversibilmente i tuoi timpani e polmoni ed umiliare il tuo buon gusto musicale costringendo il tuo corpo a muoversi come se si divertisse sull'onda di puro rumore ritmico? I riti tribali però sono sacri e non si discutono, e per questa stessa ragione un domani nessuno si chiederà che senso abbia che tutte le proprie azioni e quelle degli altri vengano istantaneamente condivise in remoto da chiunque lo voglia. Ci sarà chi razionalizzerà sull'utilità di tutto ciò, evidenziando come nessun crimine potrà più venire commesso senza che il colpevole venga filmato dalle onnipresenti telecamere invisibili della Grande Famiglia. Anche la legge sulla privacy verrà adattata alle nuove attitudini, legittimando chiunque a filmare di nascosto chiunque altro in nome del diritto di cronaca, come già oggi avviene per i giornalisti. Tutto ciò sarà molto democratico. Oggi, invece, solo la casta dei giornalisti è legittimata a violare il diritto alla privacy di chiunque, in nome del diritto di cronaca. I giornalisti, soprattutto quelli televisivi, sono specializzati nella violazione del diritto alla privacy di persone afflitte da grave lutto, volentieri immortalate da vicino nei loro inconsolabili pianti, o dei genitori di persone rapite, che pur assediati nelle loro case vengono perseguitate dai giornalisti addirittura per citofono, o dei moribondi, immortalati prima, durante e dopo il tragico evento che causerà la loro morte (gli incidenti: ecco le più spettacolari tra le violazioni della privacy, che in virtù di ciò vengono abitualmente reiterate ad oltranza, anche al rallentatore -- domande: per la legge sulla privacy, mostrare anche al rallentatore una scena che viola la privacy di chi è ripreso costituisce un'aggravante oppure no? E il morto, ha firmato oppure no ai giornalisti una liberatoria per mostrarlo a tutti mentre muore?).
Fare parte della Grande Famiglia nel Villaggio Globale sarà in futuro l'unica scelta possibile di chi voglia avere una vita sociale. Già oggi, chiunque non guardi abitualmente la televisione si ritrova fuori dal mondo, impossibilitato ad intrattenere relazioni normali con persone normali, dato che tutti ovunque parlano per buona parte solo di ciò che è successo in televisione. In futuro, con l'avvento della Grande Famiglia, chiunque paleserà di non farne parte sarà guardato con grande sospetto o, peggio, non sarà guardato affatto. Non essere guardati, domani più che oggi sarà il più alienante dei destini. Si comunicherà, ci si amerà o ci si odierà solo per intermediazione mediatica. In parole povere, la scelta estetica e morale dei gesti e delle azioni di chiunque sarà innanzitutto fondata sulla necessità di non deludere il proprio invisibile pubblico. Non è un modello comportamentale nuovo. Nell'immaginario di ognuno, il pubblico che ti guarda si sostituisce a Dio. Per migliaia di anni, la maggior parte degli esseri umani ha sempre agito tenendo sempre bene presente che sopra di loro l'occhio di Dio vedeva tutto e non poteva venire ingannato. Dio era il pubblico che non si distraeva mai. In certi casi, ciò era bene poiché impediva alle persone di cadere in tentazione e commettere qualcosa di disonesto, ed anzi, spingeva gli individui a compiere buone azioni. In altri casi, ciò era male perché costringeva le persone a fare di tutto per uccidere chiunque credesse che Dio fosse in realtà un tizio del tutto diverso. In tempi recenti, nei paesi ad alta penetrazione televisiva la figura di Dio ha perso parecchio del proprio smalto, probabilmente perché -- a differenza dei programmi televisivi -- Dio non appare mai e non si fa mai sentire neanche per voce. Non telefona. Non va al Maurizio Costanzo Show. Non canta neanche in un gruppo rock. Ed anche su Internet è latitante. L'unica cosa onnipresente su Internet è il porno, e di sicuro non si tratta di Dio. La Grande Famiglia invece sarà onnipresente e vedrà e udirà tutto sul serio. E di questo ci saranno le prove, disponibili alla pubblica consultazione. E allora l'amicizia e l'amore e l'odio e tutte le emozioni ed azioni che ci rendono umani appariranno diafane e senza senso a chi le prova e le compia quando non fossero condivise in tempo reale con l'occhio indiscreto della Grande Famiglia -- un pubblico che vede, giudica e apprezza o disprezza ciò che fai, rendendolo a tal modo più reale, oggettivo ed indelebile. La Grande Famiglia assurgerà quindi a consolazione imprescindibile degli umani rispetto a quel destino di caducità che attende ognuno di noi al termine del tipico percorso terreno. Chiunque viva all'interno della Grande Famiglia saprà con certezza che ogni suo istante, ogni suo gesto, ogni sua azione rimarrà indelebilmente impressa nella memoria digitale del resto dell'umanità. La vita apparirà quindi un po' meno effimera a chi la dovrà vivere, proprio come meno effimera dovette apparire e certamente ancor ora appare a chi senza alcuna ombra di dubbio sia del tutto certo che Dio lassù prenda meticolosamente nota di ogni suo gesto, pensiero ed azione. Sotto l'occhio vigile della Grande Famiglia, molte persone saranno indotte a comportarsi meglio, poiché sapranno che il loro pubblico le vuole così. D'altro canto, sotto l'occhio vigile della Grande Famiglia, molte altre persone saranno indotte a comportarsi peggio, poiché anch'esse sapranno che il loro pubblico le vuole così. Cambiano i suonatori, ma la musica rimane sempre la stessa.
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