Alcuni appassionati di fantascienza sanno che esistono le convention di fantascienza. A beneficio degli altri ricordo che le convention di fantascienza sono tipicamente delle curiose riunioni alle quali prendono parte individui provenienti anche da molto lontano, allo scopo principale di non parlare di cose inerenti alla fantascienza. Perché mai gli appassionati di fantascienza si ritrovino in effetti è un bel mistero anche per me, che pure sono un praticante di questo strano rituale. Forse perché ci si ritrova tra gente simpatica ed antipatica, interessante ed insignificante, proprio come in qualsiasi altro luogo. Chissà. Forse perché si riesce sempre a trovare qualcuno di assente sul quale liberamente sparlare in gioiosa e cameratesca solidarietà. Boh. Fatto sta che alle convention di fantascienza, di fantascienza si parla in genere ben poco. Giusto per sbaglio. Quel che basta per accorgersi di non avere niente da dire in proposito. L'importante è menzionarla, la fantascienza, qua e là tra un discorso e l'altro, come se effettivamente ce ne si stesse occupando. Un intercalare per sacralizzare la cerimonia e cementare il gruppo.
Tuttavia, imperscrutabilmente, andare ad una convention di fantascienza non è male, o comunque io lo faccio spesso. Soprattutto quando è difficile.
Oggi parlerò di una convention di fantascienza alla quale sarà inconsuetamente difficile andare. Ed alla quale, anche per questi motivi, io ci sarò.
Come al solito, essendo questo un articolo su Internet, c'è il caso che chi lo legga si trovi in un momento temporale nel quale l'evento in questione è già bello che avvenuto. Magari, già da parecchi anni. O decenni, o secoli, chissà. (che fine faranno nei secoli i milioni di documenti più o meno inutili che oggi infestano Internet?)
Tuttavia io mi rivolgerò per praticità solo a coloro che avranno a leggere questo pezzo prima del fatidico momento di Agosto 2001, nel quale il futuro diventerà il passato, almeno dal punto di vista di chi leggerà questo articolo.
E' infatti a metà agosto 2001 (più esattamente, dal 16 al 19 agosto 2001) che in Romania si svolgerà l'annuale edizione dell'Eurocon, la convention europea di fantascienza. In genere, un congresso di fantascienza si svolge nell'ambito di un tipico spazio congressuale, circondato da alberghi, ristoranti, esseri umani e civiltà. Più il congresso è importante, più ampio è in genere lo spazio congressuale, più numerosi sono i ristoranti, alberghi, esseri umani civilizzati, ecc. Ebbene, stavolta non sarà così. Proprio per niente.
L'Eurocon 2001 si svolgerà infatti su una piccola isola deserta. Molto piccola. E, a parte i partecipanti alla convention, completamente deserta.
Sono già stato in passato su quell'isola deserta, e se non ci credete chiedetelo a Silvio Sosio e Luigi Pachì, nientemeno che i padri di Delos, i quali nel 1996 si lasciarono abbindolare dal sottoscritto finendo per sorbirsi più di 2000 chilometri in auto (+ altrettanti per tornare), al solo scopo di ritrovarsi per qualche giorno anche loro su quell'isola deserta. Sempre più difficile, nel 1999 stessa sorte è capitata anche al buon vecchio Robert Sheckley (vedere l'articolo in merito www.delos.fantascienza.com/delos49/sheckley.html - saltando alla voce Sabato 14 Agosto) Beh, se ho abbindolato i vostri editori e scrittori preferiti perché non dovrei riuscire ad abbindolare anche voi, i lettori preferiti dei vostri editori e scrittori preferiti?
L'isola deserta di cui parlo si trova in mezzo al Danubio, che a poche centinaia di chilometri dal proprio delta è certamente un gran fiume, possente, torbido e maestoso. Liquido. E bagnato. L'isola non c'è proprio sempre. Talvolta il Danubio in piena la sommerge, ma non è mai morto nessuno, anche perché l'isola è deserta. Scherzi a parte non c'è alcun pericolo. Quando l'acqua sale lo fa lentamente, molto lentamente (ci vogliono settimane), poiché la piena arriva da lontano, dalle piogge in Germania, Austria, Ungheria... ed è comunque un fenomeno raro, e non avviene mai d'estate.
Quest'isoletta, situata in una cornice paesaggistica naturale di notevole splendore, non è più grande di un paio di campi di calcio ed è disabitata per 49 settimane l'anno. Tutte le estati, invece, per la durata di una decina di giorni diviene teatro di un curioso raduno di rumeni di tute le età, con il comune denominatore della passione (vera o simulata) per la fantascienza. Insomma, si tratta di una delle più strane forme di convention di fantascienza di tutto il pianeta Terra, alla quale ho in passato preso con piacere parte più di una volta.
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