Quando abbiamo iniziato a navigare nel web il browser si chiamava NCSA Mosaic. Era tanto famoso e tanto unico che molti il world wide web lo chiamavano proprio così, Mosaic: nelle pubblicità dei primi provider che davano accesso a internet c'erano le offerte più care che prevedevano proprio in accesso "mosaic". Che poi era un vero e proprio accesso alla rete via TCP-IP, mentre all'epoca in genere l'accesso fornito era mediato attraverso il software di una bbs, tanto si usavano solo mail e newsgroup.
Il genietto che aveva creato Mosaic, Mark Andreesen, sapeva che quello era il futuro, e insieme a Jim Clark della Silicon Graphics fondò una società per sviluppare browser web. La società di chiamava Mosaic, ma quasi subito cambiò nome in Netscape.
Il codice di Mosaic passò a un'altra società che fu poi acquisita da Microsoft. Così Mosaic diede vita a entrambi i browser che avrebbero combattuto negli anni successivi, Netscape e Explorer.
I sogni di gloria di Andreesen si infransero contro l'onnipotenza della Microsoft. Che era convinta che internet non servisse a nulla e che il futuro del business fosse nei grandi servizi online (grosse bbs come AOL e Compuserve), ma intanto provvedeva a stroncare i possibili avversari buttando sul mercato un concorrente gratuito per abbattare il nascente mercato.
Netscape accettò la sfida e furono mesi di rincorsa: ricordo che ogni mese c'era da aggiornare, cambiare versione, stupirsi delle cose meravigliose rese possibili dall'ultima release (le tabelle! il javascript!) e la frustrazione del non poterle usare finché la versione non si fosse adeguatamente diffusa.
Alla versione 4 Netscape era decisamente meglio di Explorer, ma non aveva più energie. La versione 5 arrivò quando ormai era troppo tardi, e Microsoft aveva già preso possesso del web con Explorer 5 e poi 6, due browser zeppi di bug e di incoerenze rispetto allo standard dettato dal W3C. Poi la Netscape fu comprata da AOL, e anziché essere rilanciata dal colosso accelerò ancora di più il proprio declino.
Solo con l'arrivo di Firefox, diversi anni dopo, Explorer avrebbe ritrovato un concorrente in grado di stimolarne di nuovo la crescita. E Firefox, nato dalla fondazione Mozilla - che aveva ricevuto in dono i sorgenti di Netscape proseguendone lo sviluppo in modalità open source - tornò anche in aiuto del suo vecchio genitore, le cui ultime versioni sono basate sul motore di Firefox.
Oggi anche per AOL la battaglia si è spostata su altri fronti e avere un proprio browser è più un onere che un onore. Di questi giorni la notizia che sviluppo e supporto cesseranno alla fine di gennaio.
Addio Netscape, resterai comunque nei nostri ricordi di un'epoca in cui sul web c'eravamo solo noi pionieri.
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