Il prossimo 16 dicembre si festeggerà il compleanno di Arthur C. Clarke: l’autore di 2001: Odissea nello Spazio compirà infatti ben 90 anni. Il governo dello Sri Lanka, il paese in cui Clarke risiede dal 1956, intende festeggiare il compleanno con una grande celebrazione, a cui prenderanno parte anche rappresentanti della NASA, l’ente aerospaziale americano.
Clarke, come è noto, oltre a essere uno dei pochi grandi scrittori di fantascienza ancora viventi, è stato anche un brillante scienziato.
Fin dagli anni Trenta si è occupato di ricerche aerospaziali, grazie anche alla frequentazione di prestigiosi enti come la Academy of Astronautics, la Royal Astronomical Society e la British Interplanetary Society, della cui sezione londinese fu anche eletto presidente.
Durante la Seconda Guerra Mondiale prestò servizio come radarista nella Royal Air Force.
Dal ritorno dalla guerra, si laurea in Fisica e Matematica al King's College di Cambridge, nel 1946, pubblicando molti articoli scientifiche su riviste specializzate. Su una di queste pubblica un saggio ritenuto oggi un vero è proprio classico: Extra-Terrestrial Relays, questo il titolo dell’articolo, dove lo scrittore inglese ipotizza la possibilità di posizionare satelliti in orbita geostazionaria per le comunicazioni, precorrendo la realtà di venticinque anni. Oggi sulla cosiddetta "orbita Clarke" sono posizionati ben 330 satelliti.
Tra le sue opere fantascientifiche, ricordiamo almeno Incontro con Rama (Rendez-Vous with Rama, 1973), Le sabbie di Marte (The Sands of Mars, 1951) e i seguiti di 2001: Odissea nello spazio: 2010: Odissea due (2010: Odyssey Two, 1982); 2061: Odissea tre (2061: Odyssey Three, 1987) e 3001: Odissea finale (3001: The Final Odyssey, 1997).
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