Autore conosciutissimo nel campo della fantascienza, dove ha vinto la bellezza di sette premi Hugo, Poul Anderson si è spesso cimentato anche nel campo del fantasy, e con ottimi risultati, L'ultimo canto delle sirene, pubblicato per la prima volta in Italia nel 1983 con il titolo I figli del tritone nella Fantacollana Nord, costituisce una di queste felici incursioni.
Il romanzo racconta la storia dei tritoni e delle sirene che popolano Liri, una città sottomarina situata sulle coste danesi, e vivono in armonia con gli abitanti di un villaggio umano situato sulla costa.
Purtroppo la situazione non sfugge alle gerarchie ecclesiastiche, che praticano un potente esorcismo che rende Liri inabitabile per gli appartenenti alla genie di Faerie, per il popolo del mare comincia così una terribile odissea alla ricerca di una nuova patria.
I quattro figli che il Re di Liri, Vanimen, ha avuto con Agnete, la bella umana sua compagna per anni, restano isolati e si trovano a dover affrontare i pericoli da soli, con la piccola Yria troppo debole per poter affrontare le insidie sottomarine, decidono così di affidarla agli umani.
Tauno, Kennin e Eyjan, i due fratelli e la sorella di Yria, si rendono conto dell'errore commesso quando la ragazza viene battezzata e perde la memoria del suo passato, e cercano il modo di non farla rinchiudere nel monastero destinatole dagli umani, inizia così una lunga avventura che porterà i giovani ad affrontare terribili pericoli, dal profondo oceano sino ai ghiacci della Groenlandia.
Nello stesso tempo si sviluppa la vicenda di Vanimen e dei superstiti della sfortunata Liri, che affrontano un lungo viaggio alla ricerca di acque che permettano la loro sopravvivenza, e che arriveranno sino alle coste dalmate prima di poter sperare in un po' di pace e in una nuova casa.
Ma può davvero esserci pace, negli ultimi giorni del fatato regno di Faerie, per i fuggitivi della perduta Liri?
Il romanzo di Anderson è un fantasy puro, che attinge a piene mani dalla tradizione folcloristica europea, danese e slava in primis, senza concessioni alle creazioni di Tolkien o all'heroic fantasy di Howard.
I tritoni e le sirene di Liri, pur con poteri eccezionali, sono in definitiva destinati a scomparire davanti all'avanzata del cristianesimo, e la dicotomia tra bene e male, così netta nella Terra di Mezzo, è del tutto assente.
I protagonisti e i comprimari delle storie di Anderson non sono mai totalmente buoni o assolutamente malvagi, le loro azioni sono spesso dettate dalla necessità, e i personaggi hanno molteplici sfaccettature, cosa che dona loro un notevole spessore.
L'avventure e le scene epiche non mancano di certo, ma non sono mai fini a se stesse, e spesso i protagonisti sono costretti a combattere contro la loro volontà, dalla furia degli elementi o dal tradimento degli uomini, e a volte anche la vittoria ha un sapore amaro.
L'ultimo canto delle sirene è un romanzo violento, che tratta temi anche scabrosi, ma lo fa con una naturalezza quasi sconcertante, che rende un mondo del tutto fantastico coerente e credibile, una notevole performance per un autore ritenuto da molti solo un onesto artigiano.
Devo dire che non avevo un gran ricordo di questo romanzo, che lessi più di quattro lustri fa, ed è stata una piacevole sorpresa scoprire che si tratta di un'opera che merita davvero di essere letta, forse non il migliore dei romanzi fantasy di Anderson, ma qui siamo di fronte a un autore il cui peggio è spesso migliore del meglio di qualcun altro.
Poul Anderson è nato nel 1926 a Bristol, negli Stati Uniti, nel 1948 si è laureato in fisica nell'università del Minnesota e ha iniziato a scrivere durante l'età dell'oro della fantascienza.
Si è sposato nel 1953 con la scrittrice Karen Kruse, la loro figlia Astrid è la moglie dello scrittore Greg Bear.
Autore prolifico ed eclettico, ha vinto una pletora di premi tre cui possiamo ricordare tre Nebula, sette Hugo e un Gandalf Award, è stato insignito del titolo di SFWA Grand Master nel 1997 ed è stato il sesto presidente della Science Fiction and Fantasy Writers of America.
Tra le sue opere più note possiamo citare la storia futura sviluppata nei cicli della Lega Polesotecnica e di Dominic Flandry, e conclusa con lo splendido racconto La comunione della carne (The Sharing of Flesh, 1968), ma le sue opere sono sempre a un ottimo livello qualitativo.
Poul Anderson ci ha lasciato nel luglio 2001.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID