La prima immagine che si affaccia alla mente leggendo la trama del prossimo Executive order: 6, è quella di Kurt Russell con la bottiglia di whisky in mano, nel finale del mitico La cosa di carpenteriana memoria.

La differenza è che non siamo da qualche parte nel circolo polare artico, ma sulle montagne innevate americane (non chiedetemi quali, l'ambientazione è ancora da definire), dove gli abitanti di un piccolo paese, isolato dal mondo dal manto nevoso, scoprono che un misterioso orrore sta seminando morte distruzione.

E che la scia di sangue nasce dal relitto di un disastro aereo appena avvenuto, che ha liberato una letale entità aliena.

Nel silenzio che li avvolge, gli abitanti del paesino dovranno affrontare la minaccia o estinguersi nel peggiore dei modi.

Trama magari non innovativa ma che suona intrigante, vedrà alla regia John Singleton, che con la neve aveva già a avuto a che fare in Four Brothers, mentre la sceneggiatura originale è di Philip Eisner, già autore dello scifi/horror Event Horizon (da noi Punto di non ritorno, non male ma qualche spiegazione in più non ci avrebbe uccisi) e la casa di produzione è la Relativity di Ryan Kavanaugh, produttore dei recenti The Kingdom con Jennifer Garner e il remake di Quel treno per Yuma.

Riprese e casting sono ancora di là da venire, per cui l'uscita del film è lontana nel tempo, forse per la fine del 2008.

Guarda caso, quando saremo immersi nella neve.