Probabilmente è cosa poco nota da noi, ma la televisione inglese è in realtà estremamente vitale da tempo immemore, capace di scegliere strade innovative se non estrose, al punto che potremmo paragonarla alla libertà creativa che si respira nelle tv via cavo Usa, in nessun modo simile alla nostra paleolitica programmazione televisiva.
Nel periodo che va dal 1975 al 1977 entrava in scena sulla sovrana BBC una serie apocalittica dal titolo Survivors, che in tre stagioni raccontò la storia dei pochi sopravvissuti (in Inghilterra ovviamente) a un misterioso virus che aveva sterminato il 99% della popolazione mondiale.
Il telefilm partiva seguendo l'evolversi (ma sarebbe meglio dire "involversi") della situazione tramite due personaggi femminili, una cosa che persino oggi sembra visionaria in un mondo dell'intrattenimento alquanto (ne sa qualcosa la Kate di Lost, che doveva essere la protagonista) male-dominated.
Le due donne si chiamavano Jenny Richards, un'operaia che girava senza meta il paese ormai devastato e Abby Grant, sorta di casalinga disperata ante litteram, alla ricerca del figlio Peter. Le due si incontravano, insieme all'ingegnere Greg Preston e presto capivano che dovevano ricostruire la società dalle fondamenta. Trovavano così un posto chiamato The Grange, dove, con altri sopravvissuti, cominciavano a costruirsi i mezzi per sopravvivere.
L'autore della serie, Terry Nation (che aveva già creato una cosina chiamata Doctor Who), come spesso accade abbandonò la serie dopo la prima stagione, un po' per seguire nuovi progetti e un po' per dissidi con la produzione, che aveva altre idee per lo sviluppo del telefilm.
Vi ricorda qualcosa?
Di fatto il pubblico all'epoca notò un certo cambio di direzione nelle due stagioni seguenti, fino alla sua chiusura, nel 1977.
Tanto per cambiare e prima dell'avvento dell'illuminata SKY, da noi arrivarono sono le prime due stagioni, sulla tv svizzera e poi sulla Rai.
Ma, malgrado il passare del tempo la BBC cercò sempre di acquistare i diritti della serie dal suddetto Nation, per poterla riportare in vita.
Progetto evidendemente andato in porto solo 20 anni dopo, visto che è stato annunciato il remake televisivo.
La nuova serie sarà scritta da Adrian Hodges, creatore di Primeval, e svilupperà in chiave moderna l'idea di persone che sopravvivono a un virus capace di sterminare il 99% delle popolazione mondiale.
Il paragone che viene fatto in rete è, ovviamente, con l'attuale Jericho, per cui sarà interessante vedere come riusciranno a differenziare la controparte britannica.
Come è ovvio, è alquanto presto per conoscere la data della messa in onda, ma trattandosi di un progetto intrigante, continueremo a seguirne le tracce. Chissà, magari loro sono in grado di scoprire come realizzare una società migliore di quella attuale.
Non che ci voglia molto, a patto di ripartire da zero. Anzi, da 0,1.
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