All’interno dell’ordine dei Jedi, ha un ruolo speciale e unico Anakin Skywalker. Si è già accennato al connotato messianico ed escatologico della sua storia, con tanto di nascita virginale e di profezia. In quanto messia, Anakin crea sia l’impero che la ribellione. Lascia ad esempio C1-P8 al figlio e costruisce D3-BO, i due droidi che giocano un ruolo decisivo nella vittoria della resistenza. Rappresentato come il male stesso, Darth Vader si dimostra un padre amorevole, risparmiando Luke con la scusa che “può essere portato al lato oscuro”, un esito che, essendo i Sith solo due, avrebbe significato la propria condanna a morte, mentre a Luke propone di distruggere l’imperatore e governare la galassia come padre e figlio, il suo piano originale, quando passò al lato oscuro. Anakin-Vader è il personaggio più interessante della saga perché subisce un’evoluzione. In un universo statico di caratteri in bianco e nero, Anakin è complesso, profondo, è vero. Dotato di immense capacità, ma risentendo delle sue origini umili, freme per veder riconosciuta la sua importanza. Non impara a rinunciare all’amore e dunque a disinteressarsi della sorte delle persone amate. Questo sembra perderlo per sempre, ma alla fine lo salva. Di fronte al dilemma se salvare la repubblica dai Jedi o dall’imperatore, prende la strada del lato oscuro per ragioni personali (il riconoscimento, la possibilità di salvare la moglie) e politiche (non crede che la repubblica sia recuperabile, nemmeno dai Jedi). Inizia la sua carriera di Sith con un’azione spregevole (la strage degli innocenti), perde la battaglia contro il suo maestro Obi Wan e finisce a pezzi e sfigurato, tanto da dover riparare in un cupo corpo meccanico, con un processo che attinge alla leggenda del mostro di Frankenstein che, come Anakin, si ribellerà al suo creatore.Il rapporto tra Anakin e il figlio Luke appare il legame più complesso della saga. Ha chiaramente alcuni connotati edipici, alimentati dallo stesso Yoda che spinge più volte l’allievo a uccidere il padre. Nonostante i suoi maestri cerchino di mostrargli Darth Vader come il male, irrecuperabile, non appena Luke sa che si tratta di suo padre, riesce a stabilire un contatto empatico con lui e ne percepisce un lato positivo. Da allora si pone il compito di redimerlo contro la loro opinione. Sulla strada della redenzione si pone lo stesso Darth Vader, che difende il figlio dalle mire dell’imperatore. La storia del rapporto tra i due Skywalker è la prova dell’irrilevanza dei principi etici dei Jedi. Non è vero che il passaggio al lato oscuro sia irreversibile, non è vero che la rinuncia al distacco emotivo conduce al lato oscuro. Al contrario, di fronte all’amore degli Skywalker il lato oscuro non può nulla.
Uomini e macchine
Buona parte del nucleo narrativo della fantascienza è incentrata sul rapporto uomo-macchina, in ciò cogliendo il tratto fondamentale dell’epoca moderna: la subordinazione produttiva dell’uomo al capitale, del lavoro vivo a quello morto. Questo rapporto può essere raccontato sotto molteplici aspetti ma il principale è proprio la rappresentazione di questo dominio incarnato nella possibilità di acquisire coscienza ed emozioni, eguagliando l’uomo in ciò che appare l’unica cosa al di fuori dalla portata delle macchine. Infatti se sotto il profilo del lavoro meccanico, della potenza di calcolo o dell’efficacia distruttiva, già da tempo le macchine hanno grandemente sopravanzato l’essere umano, possiamo consolarci osservando che, con buona pace dei teorici dell’intelligenza artificiale, alle macchine manca finora la coscienza, l’interazione di ragione ed emozione, di calcolo e sentimento da cui nasce il comportamento umano e la sua capacità di comprendere ed evolvere.Poiché Anakin-Vader è l’asse di tutta l’epopea, è anche il perno del rapporto uomo-macchina. Alla fine della sua parabola è “più una macchina che un uomo”, dice Obi Wan, ovvero il suo lato buono (umano) è ormai sopraffatto da quello oscuro (la macchina). Non a caso l’inizio dello scivolamento del giovane Anakin verso il lato oscuro è plasticamente rappresentato dall’amputazione del braccio destro nel duello contro il conte Dokuu. L’amputazione prosegue nel duello con Obi Wan. L’umanità di Anakin viene letteralmente fatta a fette, sostituita poco a poco dalla fredda logica delle macchine che, se ne deve desumere, è anche quella dei malvagi Sith. Lo stesso Luke rischia di passare al lato oscuro perdendo una mano nel duello contro suo padre.
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