Iterazione 09. Quantica. Ovvero il condensarsi di alcune importanti novità che segnano un punto di svolta nella gestione e nella crescita, anche professionale, del movimento connettivista. Per scoprire quali sono le variazioni che da adesso in poi andrete a incontrare nella lettura di NeXT - di questa iterazione come delle altre future - il collettivo connettivista vi invita a cercarle: alcune saranno palesi, altre un po' meno; altre ancora ci metterete un po' a capirle. Quello che però subito potrete capire è che la presente iterazione, come la rivoluzione che si preannuncia all’orizzonte, è quantica. Una rivoluzione annunciata dall'esperimento di computazione quantistica – anche se non propriamente efficiente, anzi piuttosto rudimentale, si potrebbe aggiungere - realizzato vicino Vancouver all'inizio di quest'anno e che schiude un universo nuovo e sterminato, assai più calzante del digitale su cui, comunque, si dovrà fare ancora a lungo affidamento. L'esperimento in questione è quello di cui X vi informa nei minimi dettagli nella sua consueta rubrica Tempi moderni, dal titolo Computer quantistici: la prossima rivoluzione tecnologica, articolo che traccia la linea a quasi tutta quest'iterazione; ecco il perché di tale titolo di NeXT 09, ed ecco che diventa subito necessario, però, illustrarvi gli altri passi che lo compongono, le altre pietre miliari che lo incarnano.
Un altro tema conduttore dell'iterazione, più lieve ma sicuramente presente, è relativo alla dicotomia che si sta vivendo in questo periodo storico tra bisogno di tecnologia, tra accrescimento della conoscenza dell'estremamente piccolo, e la necessità di non soccombervi, lo stringente bisogno sentito da molti di non essere schiavi e succubi di un procedimento tecnologico volto ad annullare diritti basilari quali la privacy, rispetto della persona, crescita interiore e indipendenza da tutto e tutti; di ciò si occupa zoon nella rubrica Frames con L’oscillazione, mentre in Focus (La nuova epoca) e in Zoom (Archeoquanti) si riprende il filo conduttore principale dell’iterazione, tracciando scenari più o meno futuri e futuribili intessuti di concetti quantistici.
La novità che da adesso in poi ci seguirà nelle iterazioni prossime è rappresentata dalla nuova rubrica Tracert, che il Kremo tiene a battesimo con la prima di tre puntate (le altre in uscita su NeXT 10 e 11) di un saggio intitolato Eros ed eschaton, un viaggio intenso e interessante tra i padri della filosofia e il bisogno che l'umanità ha sempre avuto delle (o della) divinità, intriso delle necessità di misurarsi col cosmo che ci circonda e che regola le nostre dimensioni.
Ad arricchire ulteriormente questo numero, poi, le consuete ma non per questo trascurabili sezioni dell'esprimersi poeticamente, con versi di pykmil e di zoon che s'intrecciano con l'offerta di racconti che, questa volta, si dispiega su ben 7 linee: si comincia con zoon che ha tirato fuori dalla naftalina, dopo averlo a lungo dimenticato - Il party - dove ombre cybergoth danzano insieme a essenze postumane costituite ancora di carne e ossa. Si passa poi a Vertigine, un lungo brano di Vidherr - un nuovo acquisto della sempre più vasta cordata connettivista - che stordisce per la sua carica onirica, visionaria e che a volte ricorda un maestro del genere, ineguagliato e immenso: Gustav Meyrink, col suo Golem. Si continua con la proposta di pykmil, che sulla scorta della dualità suggerita in Frames, presenta un tratteggio della tecnologia e teologia che servì ai Conquistadores per annettere l'America Latina; quei soldati privarono i popoli indigeni della libertà, e rimane tuttora inesaudita una voglia di riscatto che continuerà ad accomunare umanità e postumanità: contrapporsi a chi vorrà imporgli il pugno di ferro - a cui spetterà una terribile punizione, se stiamo a ciò che pykmil stesso ci racconta in In nomine Patris.
Il quarto punto di narrativa è offerto dal secondo nuovo acquisto del numero, Il marinaio, che ci presenta una lucida disamina di un probabilissimo mondo futuro – neanche troppo – in cui il denaro sarà parte dalle nostre stesse cellule e biologia, e fluirà in noi con i vantaggi e gli inconvenienti del caso; questo è La velocità del denaro. Black Hole Sun, altra vecchia conoscenza connettivista e non solo, torna con uno struggente racconto poetico intitolato L'istante gelido, che fa desiderare di essere in lui quando il vento freddo, quello che scende dalle colline, lo sorprenderà. Torna anche Abate dell'aria, con Steamkrieg, un altro episodio della sua storia parallela ambientata negli Stati Uniti ucronici posteriori alla Guerra di Secessione, che non può non colpire per la lucidità politica e per la perfezione stilistica espressa insieme alla carica emotiva, lezione che non si dimenticherà a lungo.
Chiude la passerella X, col suo La metamorfosi nell'era della sua riproducibilità nell'età quantistica, che pone il punto fermo a quest'iterazione rinnovando il richiamo al concetto quantistico e affermando una poetica dirompente, che l’autore è capace d’interpretare e che gli permette di travalicare facilmente i confini dell'umanità – e della prossima postumanità -; l'affondo verso il nuovo mondo, che si misura col cambiamento che la tecnologia quantistica comporterà alle nostre esistenze, rimane lì a incorniciare tutta la novella. E si continua a parlare ancora dello stesso X, che ha portato a casa una grossa soddisfazione: vincere il Premio Urania, un evento che viene sviscerato a fondo nella rubrica Interazioni; romanzo che proprio in questi giorni è uscito nelle edicole di tutta Italia con il titolo Sezione π² e che segna uno spartiacque importantissimo nella storia del Connettivismo e, di conseguenza, anche di NeXT.
Tornando brevemente a Iterazioni, c'è infine il lungo elenco di attività connettiviste che hanno tenuti impegnati i membridel Movimento nei mesi trascorsi tra l'uscita di NeXT 08 e 09, accanto a segnalazioni inerenti a pubblicazioni e attività editoriali collaterali che s'intrecciano sempre più frequentemente con la redazione connettivista.
A corredo finale di queste informazioni, la segnalazione delle immagini che arricchiscono NeXT 09 e che sono, nuovamente, di Francesco D'Isa (un ritorno procrastinato fin dall'iterazione 05) e di Giorgio Raffaelli (ormai una presenza abituale su NeXT) e che, oltretutto, ha curato tutta la parte relativa alla grafica e all’impaginazione di quest'iterazione, definibile come accattivante e innovativa. Ovviamente, la Cagliostro ePress è sempre presente nella famiglia NeXT, continuando a curare in modo eccellente la parte relativa alla stampa digitale.
Se si dice che quantisticamente è tutto, pensate sia poco?
NeXT – Iterazione 09: 76 pagine di futuro, visioni e poesia, impreziosite dalle immagini di Francesco D'Isa e Giorgio Raffaelli. Rivista creata e diretta da Pykmil, X e Zoon.
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