Lo abbiamo atteso per cinque anni, e finalmente è tornato: l'inquisitore Eymerich, il personaggio più amato della fantascienza italiana, è il protagonista del nuovo libro di Valerio Evangelisti La luce di Orione, appena uscito nella collana Strade Blu di Mondadori.
Dopo aver lasciato il suo alter ego domenicano a prender polvere per cinque anni, mentre si dedicava al western con Antracite, al thriller con Noi saremo tutto e alla storia del Messico con Il collare di fuoco e Il collare spezzato, Evangelisti ha finalmente ceduto al richiamo ed è dovuto tornare alla sua creatura più amata e odiata, il terribile inquisitore Nicolas Eymerich. Ed è un ritorno che fa tirare un sospiro di sollievo a tutti gli appassionati seguaci del Magister.
In questo libro però Eymerich è nei guai: è stato cacciato dal Regno d'Aragona dove era inquisitore generale, ed è costretto a tornare in Italia, a Padova, alla riunione del capitolo domenicano. Qui tra l'altro troverà l'occasione per trovare Francesco Petrarca e avere con il poeta un aspro scontro.
Ma la vera avventurà inizia solo in seguito, quando Eymerich dovrà recarsi nell'Impero Bizantino ormai prossimo al collasso, che deve subire non solo gli attacchi degi ottomani e dei crociati, ma anche di giganteschi mostri marini, solo un aspetto di una guerra apocalittica che attraversa le ere in un tessuto intricato che solo Eymerich sarà in grado di sciogliere.
La luce di Orione, di Valerio Evangelisti (2007) Strade Blu Mondadori, pagg. 334, Euro 15,50.
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