Bisogna riconoscere che quelli di Lifetime, il canale che produce e trasmette in america Blood Ties, hanno una discreta fantasia e senso del marketing riuscendo a creare ben due stagioni pur avendone una sola tra le mani.
Infatti la prima stagione di Blood Ties, prodotta in 23 episodi, venne messa in hiatus a maggio dopo 12 episodi e adesso che hanno cominciato a trasmettere anche l'altra tranche di 11 episodi mancanti questa viene presentata a caratteri cubitali e con una discreta enfasi come Season 2 premiere.
Scelta che si e' comunque rivelata vincente visto che l'audience e gli appassionati in america si sono dimostrati in crescita.
Tratto da i romanzi di Tanya Huff editi in italia dalla Delos Books nella collana Odissea Vampiri, Blood Ties e' un serial canadese che narra le avventure dalla detective privata Vicky Nelson, interpretata da un veterana del genere fantastico come Christina Cox (che compare in Forever Knight, Earth Final Conflict, Outer Limits, Stargate SG1, Mutant X, Andromeda, Chronicles of Riddick), alle prese con un grave problema alla vista e con il mondo del sovrannaturale che sembra esserle piovuto addosso dopo aver fatto conoscenza e amicizia con un vampiro di quasi 500 anni, tale Henry Fitzroy figlio illegittimo di Enrico VIII interpretato dall'avvenente sciupafemmine Kyle Schmid.
A complicare il loro ambiguo rapporto ci si mette il vecchio partner di Vicky, il Detective Mike Colucci interpretato da "mascellone" Dylan Neal (Dawsons's Creek) ultimo fragile legame di Vicky col mondo normale, da segnalare la presenza nel ruolo della segretaria-dark di Gina Holden coprotagonista del serial di scifi-channel Flash Gordon.
Anche se all'occhio smaliziato di chi vi scrive risulta abbastanza evidente di non trovarsi di fronte a un vero Pilot, fortuna vuole per quelli di Lifetime che l'episodio proposto per questa Season 2 premiere sia uno dei migliori visti almeno sino a questo momento in Blood Ties non sfigurando rispetto alle tante premiere presentate questo anno.
Blood Ties infatti a mio avviso da il meglio di se quando riesce a condire la detective story di sottofondo con dell'humour e situazioni paradossali e in questa D.O.A. (Dead on Arrival) ci riesce bene presentandici la storia del fantasma di una persona viva, tale Paul “Dirty” Deeds (citazione di un pezzo degli AC/DC) amico ed ex-collega di Vicky che lavora per la polizia come infiltrato presso una banda di motociclisti che si presenta a chiedere aiuto alla nostra eroina sotto forma di fantasma pur risultando poi vivo vegeto e per giunta in piena attività.
Il mistero si infittisce, qualcuno non e' chi dice di essere, ma non e' certo compito mio svelarvi chi....
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