Anno 180
Menippo taglia un'ala destra di aquila, una sinistra di avvoltoio, e se le applica "agli omeri con forti corregge", non come Icaro però, perché costui usò "la cera, che al sole tosto si liquefece e lui, rimasto spennacchiato, dovette cadere". Questo ardimentoso riesce a volare fino alla Luna e ci racconta degli stravaganti usi e costumi dei Seleniti. (Autore della narrazione, ovvero l'Icaromenippo, è Luciano di Samosata, scrittore greco, primo reporter di avventure sui mondi).
1490 (circa)
Leonardo da Vinci, artista e scienziato, dipinge la celebre Vergine delle Rocce. E le rocce hanno una strana luce azzurrognola, irreale, inconfondibile: dove mai può averla vista? Forse non su questo mondo... (Vedi più avanti, all'anno 1957).
1516
Astolfo d'Inghilterra, avventuroso e bizzarro paladino di Carlomagno, sale fino alla Luna per recuperare il senno che suo cugino Orlando ha perso, amando (non riamato) la bellissima Angelica, principessa del Catai (la Luna, se non lo sapevate, è un deposito di tutto ciò che si perde sulla Terra). Mezzo di locomozione: nientemeno che il biblico carro di fuoco che rapì in cielo il profeta Elia. Questa "cronaca" è nel Canto 340 dell'Orlando Furioso, dell'Ariosto...
1634
Keplero, serissimo scienziato, fondatore della moderna astronomia, si prende una... vacanza e scrive Somnium, storia di un viaggio a Levonia (la Luna) tramite una magia. Levonia è tutta porosa e piena di spelonche, provvidenziali rimedi per gli abitanti contro caldo e freddo. "Qualsiasi cosa nasca o cammini su Levonia è di grandezza incredibile, e tutte le cose vi hanno vita breve". Sic!
1638
Domingo Gonsalves de Almenara raggiunge la Luna a bordo di una portantina trainata da una razza sconosciuta di cigni selvatici incontrati su un'isola, a seguito d'un naufragio. Questi uccelli annualmente... migrano sul nostro satellite. Il resoconto è opera del vescovo inglese Francis Godwin (L'uomo nella Luna).
1659
Nella sua Storia comica degli stati e imperi della Luna, Cyrano de Bergerac, abile come spadaccino e anche come scrittore, riporta alcune sue strabilianti avventure spaziali. Tra i mezzi di volo alla Luna: una serie di ampolle piene di rugiada che attirate dal calore del Sole si sollevano fino al cielo; ma anche un autentico razzo. Siamo quindi al primo, moderno viaggio interplanetario!
1785
Karl Friedrich Hieronymus von Münchhausen, ufficiale tedesco, leggendario e megalomane eroe di mirabolanti imprese, raggiunge la Luna ben due volte. La prima, si arrampica su un'altissima pianta di fagioli di Spagna; la seconda, raggiunge 1'obiettivo perché scaraventato lassù da un turbine marino. (Gli Strani viaggi del Barone di Münchhausen sono opera di un erudito tedesco, Rudolph Erich Raspe, che li pubblicò anonimi in Inghilterra. Vi si legge tra l'altro: "I Lunari possono cavarsi e rimettersi gli occhi a piacimento, e vedono altrettanto bene quando li hanno nella testa o in mano. Nella Luna si trovano ovunque individui che fanno commercio di occhi...")
1840
Ha luogo la Incomparabile avventura di un certo Hans Pfaall. Costui è un riparatore di soffietti di Rotterdam, e riesce a volare fino alla Luna a bordo d'un pallone aerostatico confezionato da lui stesso con pezze e vecchi giornali. Un'avventura divisa tra il grottesco, lo scientifico, l'allucinato e il macabro, che trova un relatore d'eccezione: Edgar Allan Poe.
1865
Siamo al primo, "vero" viaggio alla Luna: tre persone sono sparate verso il satellite in una capsula attrezzata come una nave di lusso. Non si contano le previsioni e intuizioni profetiche o azzeccate: il lancio da una base americana vicinissima a Cape Kennedy, l'assenza di gravita a bordo, la passeggiata spaziale in scafandro, l'ammaraggio nel Pacifico (anche se nel romanzo non c'è un allunaggio vero e proprio). Parliamo di Jules Verne, naturalmente, e del suo Dalla Terra alla Luna.
1902
Le prime... scene di un viaggio alla Luna! Voyage à la Lune di Méliès presenta una spiritosa versione del romanzo di Verne, con bizzarri Seleniti, pin-up, e l'immortale astronave-proiettile conficcata nel faccione lunare.
1950
Ci giungono le immagini coloratissime della prima verosimile moderna avventurosa discesa sulla Luna, finanziata da George Pal (che oltre ad esserne il produttore, è anche il regista: Uomini sulla Luna, dal romanzo Razzo G.2 (Rocket Ship Galileo), di Robert A. Heinlein).
1957
I primi uomini scoprono, sull'antichissima polvere del suolo lunare, inequivocabili orme umane: scarpe chiodate. E due lunghi solchi paralleli. Lì dev'essere atterrato e ripartito un apparecchio munito di slittino. E le rocce vicine riflettono... "quella" luce: azzurrognola, impossibile, irradiata dalla Terra alta e grande nel cielo nero. Incredibile ma vero, 500 anni fa riuscì ad andare sulla Luna... chi? (vedere sopra, all'anno 1490. Il racconto è La luce, di Poul Anderson).
1963
Pochi sanno cosa accadde ad Al Marcusson, uno degli astronauti che per primi posarono piede su Selene. Egli credette di cogliere un movimento, si spostò, entrando in una stretta gola. Le rocce, il paesaggio, avevano colori incredibili. Guardò verso l'orizzonte: e gli apparve una specie di miraggio! Lentamente, si allontanava in volo una formazione di cigni candidi, a forma di V. Marcusson ricordò antiche leggende: la Luna era anche la Signora dei Cigni. Ed era Afrodite, la Guidatrice dei Cigni e la dea dell'Amore. Era la Dea Bianca, la Tredonne che trasformò in cigni i suoi schiavi. Era anche Artemide, cacciatrice crudele. Marcusson rammentò anche i cigni di Hansa, che decorano i templi di Ceylon sacri alla Luna, i voli dei cigni lunari sulle tombe dell'antico Egitto. E osservando incredulo quella formazione che saliva nello spazio nero, gli venne da pensare: "Noi siamo giunti quassù a corromperti, ma ora tu, Luna, non privare le nostre notti del tuo splendore di magia!" Lo stormo continuò a fuggire, e scomparve. E di colpo svanirono anche i colori meravigliosi delle rocce. (Da Mia Signora Selene, "cronaca" di Magnus Ludens).
1969
Ci siamo stati realmente. Ma ciò che fu detto, sognato, scritto prima... è davvero tutto cancellato?
Oggi
La fantasia scopre sempre nuove suggestioni. Nel '71 Ernest Taves inizia a scrivere una storia della esplorazione sistematica del satellite (con la serie di racconti Mayflower). Nel '72 Bob Buckley scopre sulla morta Luna evanescenti presenze aliene. Nel 1984, John Varley installa sulla Luna alcune Disneyland e una comunità di Terrestri guidata da un mastodontico Computer Centrale... E così via. Perché in realtà, come suol dirsi, "la storia continua"... E vogliamo credere che continuerà ancora a lungo. Almeno finché l'uomo conserverà, oltre al freddo raziocinio e agli occhi per vedere, anche occhi per sognare e proiettarsi "oltre"...
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