La Rizzoli ha dato alle stampe un interessante volume a cura di Graziano Origa dal titolo Vietato ai minori. In questo volume si ripercorre la storia del fumetto erotico degli anni ’70 in particolare di quei fumetti dove le protagoniste erano delle vampire.
Nel volume sono riportate, con i loro numeri 1, le storie di Jacula, Zora (con i numeri 1 e 2), Sukia ed Yra. Inoltre c’è una interessante storia degli editori, disegnatori con l’evoluzione di queste eroine e tanto altro ancora.
Erano fumetti “solo per adulti”, i benpensanti dell’epoca li bollavano come esecrabili perché potevano “rovinare” la gioventù in quanto erano un totale esempio negativo, presentavano vampiri, non-morti e… vampire, bellissime, spudorate e vestite di nulla con nomi che erano tutto un programma come Jacula, Sukia ecc. Molti di questi fumetti furono addirittura processati, nelle persone dei loro editori.
Ora a distanza di circa trent’anni, questi fumetti fanno quasi sorridere, e quello che a suo tempo offendeva profondamente il “comune senso del pudore” è stato nel tempo ampiamente superato.
Il primo eroe “negativo” è stato Diabolik un personaggio che rubava e che viveva addirittura con la bella Eva Kant senza essere sposato. Per i lettori di fumetti degli anni ’60 abituati a eroi belli, bravi, virtuosi fu come ricevere un colpo sotto la cintura.
Subito dopo molti altri editori presero a pubblicare storie a sfondo criminale, erotico e anche horror come Kriminal, Jolanda, Terror, Lucifera, Vartan solo per citarne alcune.
La prima serie vampiresca per adulti nasce nel 1969, era Jacula della Edizioni Erregi. protagonista è una ingenua (ma lo rimane per molto poco) ragazza transilvana che, vampirizzata si trasforma in una creatura al tempo stesso sensuale e crudele. Dopo circa quattro anni in edicola troviamo, della Edifumetto, Zora, una eroina vampirizzata da Dracula che ha un grande successo.
Sempre la Edifumetto poi lancerà Sukia nel 1978 e poi ancora nel 1980 Yra, un fumetto d’ambientazione medioevale.
Tutti i fumetti elencati sono ora oggetto di una caccia serrata dai collezionisti. Chissà, forse le stesse persone che un tempo, vedendo quelle copertine in edicola, storcevano il naso…
Un volume che piacerà sicuramente a quanti hanno vissuto quel periodo e si sono divertiti con quei fumetti e anche a quanti ora vogliono sapere cosa leggevano i loro padri.
Dalla quarta di copertina: Siamo alla metà degli anni Sessanta, periodo di grandi fermenti creativi e voglia di rompere gli schemi. Malizia, sensualità e orrore irrompono nel fumetto italiano con trame oscure in cui erotismo e pornografia si mescolano a inedite scene di cruda violenza. Donne semisvestite, eroine vampiresche e discinte invadono le edicole italiane con piccoli albi tascabili rigorosamente “vietati ai minori”, che accompagnano un’intera generazione alla scoperta del proibito. A guidarli sono i poliedrici Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon con Jacula, Zora e le altre vampirelle: un filone di successo, la cui fortunata parabola si concluderà solo a metà degli anni Ottanta. A lungo screditata, la produzione erotica rappresenta un momento fondamentale nella storia del fumetto italiano e soprattutto della nostra società. Riscoprirla significa ritrovare un immaginario segreto, lugubre e conturbante, un universo violento e voluttuoso. Un mondo vietato.
Vietato ai minori a cura di Graziano Origa (2007), Rizzoli Editore, pag. 333, euro 18,00.
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