È un dato di fatto che chi riuscirà ad inventare un qualsiasi sistema per generare l’invisibilità trasformerà parecchio il mondo, in bene ed in male.
Così la notizia che due università congiunte, l’Imperial college di Londra e la Duke university del North Carolina, hanno raggiunto un primo risultato, colpisce sicuramente il nostro immaginario ma fa anche intravedere immagini inquietanti che ricordano il film L’uomo senza ombra con Kevin Bacon.
L’esperimento è stato realizzato alla Duke dal professor David Smith e i suoi colleghi, sulla base di un progetto del fisico inglese John Pendry e si basa su materiale strutturati appositamente, chiamati metamateriali, che hanno la capacità di rendere invisibili gli oggetti alle microonde usate dai radar.
Il materiale, sotto forma di mantello cilindrico, ha un raggio di 6 cm ed è stato posto davanti a un cilindro di rame. La struttura è stata poi sottoposta ad impulsi di microonde intorno ai 10 Ghz ed una antenna mobile è stata per studiare il modo in cui il mantello interagisce con le onde.
Sebbene il suddetto riesca ad assorbire o far rimbalzare alcune onde, gli impulsi curvano intorno alla struttura, riformandosi dall’altra parte.
Il mantello è costituito da anelli di risonanza (SRRs, split ring resonators), costituiti da sottili strisce di rame ed hanno la forma di anelli quadrati parzialmente divisi in due rettangoli.
Gli SRRs vengono disposti in dieci anelli concentrici, ognuno composto in altezza da tre SRRs.
Variandone forma, spessore e dimensioni, i ricercatori sono in grado di progettare la costante dielettrica e la permeabilità magnetica in qualsiasi punto dentro il mantello. La teoria delle trasformazioni ottiche è stata usata per valutare i valori della permeabilità e della costante che rendono possibile manovrare morbidamente le microonde intorno agli oggetti.
La suddetta trasformazione ottica (transformation optics) è un nuovo campo in espansione della fisica, resa possibile dallo sviluppo dei metamateriali.
Il limite al momento è che il suddetto mantello funziona solo su due dimensioni, anche se gli scienziati sono al lavoro su una nuova struttura sferica che possa far rimbalzare le microonde in tutte direzioni.
Ma un vero mantello dell’invisiblità è al momento ancora fantascienza, dicono all’università, il nuovo materiale per ora è in grado di far rimbalzare solo alcune onde e solo se molto vicine all’oggetto, mentre per realizzare una totale invisibilità servirebbe una struttura molto più piccola e molto più intricata.
Ma solo per ora.
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