"Il futuro inchiostro elettronico è un inchiostro colorato composto da milioni di minuscole sfere chiamate microcapsule. Ognuna di esse ha un involucro trasparente ed è riempita di un inchiostro blu e di microscopiche particelle di pigmento bianco. Quest'ultime hanno una carica positiva. Inserendo le microcapsule tra due strati conduttivi (elettrodi), e avendo l'elettrodo superiore trasparente, possiamo controllare il movimento delle particelle di pigmento bianco. Come è risaputo, gli opposti si attraggono e, quindi, facendo scorrere una carica negativa su uno dei due elettrodi attireremo le particelle verso quello strato. Quando si accumulano su quello superiore vedremo la superficie del display colorarsi di bianco. Nel caso opposto, si depositeranno sul fondo annegando nell'inchiostro blu in cui sono immerse.
Ognuna di queste microcapsule sarà il nostro pixel (bianco o blu) dell'immagine o scritta che andremo a comporre. Come in un display LCD (a cristalli liquidi), ogni pixel è attivabile o disattivabile separatamente. Quindi, potremmo comporre qualunque scritta o immagine (nei due colori) e cambiarla successivamente con un'altra, come si fa con gli schermi LCD. Saranno, probabilmente, visualizzabili anche dei filmati, mentre, sono già state realizzate delle scritte scorrevoli."
Queste sono le righe informative, prese dal sito www.evolutionbook.com che spiegano esaustivamente cos'è l'inchiostro elettronico. Una tecnologia sviluppata dalla Philips, utilizzata già da un paio d'anni dalla Sony per il lettore di e-book Librié, distribuiti fino ad oggi solo in Giappone. L'idea sta prendendo piede anche in Europa grazie alla iRex, un'azienda che ha prodotto iLiad ER 0100, un nuovo lettore di e-book. Alla base di questo device c'è proprio la tecnologia dell'inchiostro elettronico; così facendo, sullo schermo di 1024 x 768 pixel (160DPI), una CPU da 400 Hz con 64 Mb di RAM e 24 Mb di memoria non volatile sembrano garantire la leggibilità perfetta di qualsiasi e-book. E' possibile espandere la capacità dell'oggetto con schede SD/MMC o CF, aprendolo anche verso le connessioni Wi-Fi o Lan.
Certo, non stiamo parlando di un palmare bensì di qualcosa assimilabile a un notebook o, meglio, a un TabletPC; in ogni caso. l'idea di portarci appresso una quantità indefinita di libri perfettamente leggibili (con soli 400 grammi scarsi di peso, uno spessore di soli 16 millimetri e un'autonomia di 20 ore) alletterebbe chiunque, non vi sembra?
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