E' un momento caotico, questo, per la tecnologia delle telecomunicazioni, soprattutto per quelle senza fili; siamo in un frangente storico in cui il passaggio del tempo porta con sé una molteciplità di germi innovatori tale da far diventare nebulosa la visione del basso futuro. Non si riesce a comprendere bene, infatti, cosa nei prossimi anni si svilupperà maggiormente, a quale protocollo tecnico dovremo guardare per sfruttare al meglio le possibilità di una navigazione wireless su Internet, sicura e veloce e magari economica, oltre che standardizzata.
Un grande interesse, al momento, sembra coagularsi attorno al WiMAX, una serie di regole complesse (protocollo) che partono dal già esistente Wi-Fi e del quale tendono a costituirne il naturale complemento, regole che tendono a definire le specifiche atte a servire una vasta area (si parla di un limite teorico di 50 Km di raggio) con una sola stazione di ricezione, in grado di servire migliaia d'utenti Internet. La velocità teorica è stimata sui 70 Mbit/s da condividere, ovviamente, tra tutti gli user presenti nel raggio d'azione della stazione. Il grande punto di forza del WiMAX è dato dalla capacità di sopperire alla mancanza del famoso ultimo miglio - ovvero l'allaccio fisico della nostra abitazione con la più vicina delle centrali telefoniche - con un collegamento aereo, senza fili, verso una stazione WiMAX che potrà collegare, a sua volta, anche gli hot-spot Wi-Fi (quindi piccole reti locali); non solo, è possibile far viaggiare su tale connessione anche una telefonata VoIP (le telefonate fatte su Internet, a basso costo e che fanno la fortuna di operatori come FastWeb) indirizzandola da/a un cellulare: significa che le telefonate eseguite dal nostro telefonino non dovranno più passare per gli operatori telefonici mobili bensì transiteranno sulla Rete, con un abbassamento teorico di costi notevole. Significa anche, probabilmente, la morte del telefono fisso di casa, perché sarà più comodo avere un solo numero telefonico di riferimento - e verosimilmente esso sarà mobile.
Tutto ciò avverrà a patto che le normative legislative favoriscano questo scenario; a patto che gli operatori telefonici tradizionali e anche mobili si sentano schiacciati da una concorrenza tecnologica che, se verrà ben definita da uno standard accettato dai costruttori di chip e di hardware ad essi collegato, potrà risultare vincente e davvero innovativa.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID