Tempo di lavorazione: due giorni e mezzo. Budget: limitato alle spese per il pranzo. Non è servito altro per Get Out, cortometraggio girato a Los Angeles nel dicembre scorso, montato a gennaio e messo in rete da poche settimane. Niente trucchi digitali, niente fotografia particolare: il suo giovane realizzatore, l'americano di chiare origini ispaniche Alberto Corral, ha realizzato tutto con una videocamera basandosi esclusivamente su un'idea totalizzante. Una realtà in continua disintegrazione, cose che non sono come sembrano, luoghi che mutano senza posa, un claustrofobico senso di prigionia simile a quello che deve avvertire una cavia nello stretto del suo laboratorio. Il cameo video di Arnold Schwarzenegger che impartisce un ordine. Fino allo straniante colpo di scena finale.
Per la trama e le atmosfere il corto è stato accostato a Philip K. Dick, e al senso di realtà soggettiva che lo scrittore di Chicago ha espresso in buona parte delle sue opere. Se Dick fosse vivo, forse lo avrebbe realizzato lui un corto simile. Di sicuro un'opera fantastica e "neurologica", sulla realtà che si trasforma davanti ai nostri occhi, lasciandoci impotenti. Non casuale la scelta della colonna sonora iniziale, All along the watchtower, classico del rock scritto da Bob Dylan nel 1968 e ripreso anche nel soundtrack della terza stagione di Battlestar Galactica. Insomma, un cortometraggio inquietante e misterioso, tutto da vedere.
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