In libreria la ristampa del secondo volume della trilogia Time Odissey dal titolo L’occhio del sole (Sunstorm, 2005). Una serie scritta da Arthur C. Clarke con la collaborazione di Stephen Baxter.
La trilogia è composta dai romanzi: L’occhio del tempo (Time’s Eye), dal presente romanzo e dal terzo, di prossima pubblicazione, dal titolo L’occhio dell’universo (Firstborn). In pratica è stata l’ultima opera di Clarke, che si è spento nel 2008 a Colombo nello Sri Lanka.
In L’occhio del tempo abbiamo seguito le avventure di Bisesa Dutt e di vari altri personaggi che all’improvviso vengono “prelevati” dal loro tempo e scaraventati su Mir, un pianeta che, si saprà successivamente, è stato costruito dai misteriosi Primogeniti unendo migliaia di “schegge temporali”. Bisesa vive nel 2037. Insieme ad altri, si ritroverà proiettata in una zona compresa tra Afghanistan e India nell’anno 1885. Qui troveremo truppe britanniche in caccia di ribelli, un uomo preistorico e due giornalisti, addirittura Rudyard Kipling e Joshua White.
Bisesa e gli altri naufraghi temporali passeranno su Mir cinque anni. Avranno tempo di rendersi conto di non essere soli perché relativamente poco lontano convergono in rotta di collisione le armate condotte da Alessandro Magno e le orde di Gengis Khan, in quello che potrebbe essere uno scontro che mette di fronte due grandi condottieri di diverse epoche.
Nel secondo romanzo L’occhio del sole, Bisesa si ritroverà senza alcun preavviso nel suo appartamento sulla Terra nel 2037. Per lei sono passati cinque anni densi di avventure, mentre il suo mondo è andato avanti di un solo giorno. Eppure qualcosa di catastrofico sta per avvenire. Solo lei sa che la colpa è dei Primogeniti...
Gli autori. Arthur C. Clarke (1917–2008) è uno dei più noti autori di fantascienza. Anche chi non è appassionato del genere ne conosce il nome, non fosse altro per il successo mondiale del romanzo (e del relativo film) 2001 Odissea nello spazio.
Stephen Baxter è nato in Inghilterra nel 1957, è laureato in matematica e in ingegneria. E' una nuova voce nel campo della fantascienza. Ha vinto vari premi, scrivendo complessivamente oltre trenta romanzi. Stranamente in Italia sono state tradotte pochissime sue opere.
La quarta di copertina. Dopo cinque anni passati su Mir, il pianeta costruito dalla misteriosa razza dei Primogeniti con migliaia di “schegge temporali” prelevate dalla Terra, Bisesa Dutt si ritrova improvvisamente nel suo appartamento di Londra. Per lei sono trascorsi anni, ma per la Terra è passato un giorno solo. E proprio quel giorno, il 9 giugno 2037, il Sole investe il nostro pianeta con una tempesta di radiazioni letali. Ma questo è soltanto il prologo di uno spaventoso cataclisma che, secondo le previsioni degli scienziati, si scatenerà nell’aprile del 2042, quando il Sole proietterà un fascio d’energia tale da bruciare a Terra e da annientare ogni forma di vita...
Bisesa Dutt è l’unica a sapere che la tempesta solare non è un evento naturale, bensì un atto aggressivo da parte dei Primogeniti, un nemico che ha deciso di cancellare l’umanità, come ha già fatto con altre razze, per il semplice motivo che gli esseri viventi consumano troppo in fretta l’energia dell’universo...
Arthur C. Clarke; Stephen Baxter, L’occhio del sole (Sunstorm, 2005) Traduzione di Gianluigi Zuddas, Editrice Nord, Cosmo Biblioteca 25, pagg. 351, euro 10,00.
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