Questo romanzo breve di Greg Egan mi ha prepotentemente riportato alla memoria un vecchio racconto di James Blish, Tensione superficiale (Surface tension, 1958).
L'assunto di base delle due storie è il medesimo, su un lontano pianeta vive una razza non autoctona ma creata o modificata da colonizzatori umani per adattarla alle condizioni ambientali.
In ambedue le storie il ricordo degli originali creatori ha assunto connatazioni mistiche, generando leggende e sistemi religiosi nei quali non è possibile riconoscere quanto effettivamente avvenuto.
Ci sono anche molte differenze tra le due opere, in Oceanic si parla di un pianeta, Covenant, diviso tra masse continentali e oceani, abitate rispettivamente da Terricoli e Oceanici, mentre nel racconto di Blish le terre emerse erano poco più che un fazzoletto, inadatte a sostenere la vita, per cui era stato necessario adattare gli organismi umani a forme microscopiche che vivevano nell'acqua dolce.
Egan, contrariamente a Blish, non spiega come sia avvenuta la colonizzazione di Covenant, sappiamo solo che, secondo la Chiesa Profonda, gli Angeli, immortali e con capacità tecnologiche elevatissime, furono convinti dalla mitica Beatrice, figlia di Dio, a diventare mortali.
Probabilmente la molla cha mi ha fatto collegare le due opere è stata la tensione verso la verità e la voglia di conoscenza dei protagonisti, davvero molto simili sotto questo aspetto, e anche il fatto che si tratta di due opere memorabili.
Il protagonista del romanzo di Egan è Martin, un giovane Oceanico che si sottopone, spinto dal fratello, a una pericolosa prova e vive un'esperienza mistica che lo cambia profondamente, convincendolo dell'esistenza di Beatrice e della verità della religione.
Diventato uno studioso le esperienze e le sue scoperte forniranno il pretesto a Egan per sviluppare le sue idee sul confronto tra religione e scienza, conflitto vissuto dal protagonista con profonda sofferenza.
Oceanic è una storia scritta in modo affascinante, l'autore non fornisce alcuna spiegazione su quello che è successo agli albori della colonizzazione di Covenant, e la figura di Beatrice assume contorni sfumati, sappiamo che dovette avere un ruolo importante, ma nessuna luce ne illumina la figura.
Nonostante questo, o forse proprio per questo, le vicende e i protagonisti sono estremamente vivi e reali, i loro dubbi, i loro problemi e le loro motivazioni sono molto famigliari e permettono di identificarsi rapidamente con loro.
In definitiva un romanzo profondo e stimolante, meritevole vincitore del premio Hugo per l'anno 1999.
Greg Egan, australiano nato a Perth nel 1961, ha iniziato giovanissimo a scrivere racconti di fantascienza, e attualmente è considerato uno dei migliori autori di fantascienza scientifica.
Tra le sue opere possiamo citare La terra moltiplicata (Quarantine, 1992), Permutation city (1994), Distress (1995), Diaspora (1997), Teranesia (1999) e le antologie Luminous (1998, Urania 1412) e Axiomatic (1995, Urania 1470).
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