Nel lontano 1957, un giovane insegnante di giornalismo, che rispondeva al nome di Vance Packard, pubblicò un saggio sulla pubblicità, destinato a diventare un classico del genere. I persuasori occulti (questo il titolo italiano dell'opera) rivelava ciò che era sotto gli occhi di tutti: il sogno americano di benessere e ricchezza si stava costruendo attraverso l'applicazione scientifica della pubblicità. Non si cercava più di informare, ma di convincere e sedurre le masse.
Non va a Packard però il primato di aver intuito la rotta che stava seguendo la società dei consumi, e in particolare quella americana, ma a due scrittori di fantascienza: Frederick Pohl e Cyril M. Kornbluth. Il loro romanzo I mercanti dello spazio, pubblicato nel 1953 e riproposto da Urania Collezione, conteneva brillanti anticipazioni delle stesse tesi sostenute da Packard.
Mitchell Courtenay è un pubblicitario della Fowler Schoken Association a cui è assegnato il più importante progetto: commercializzare il pianeta Venere. Il suo compito è di convincere, con le armi della pubblicità e della comunicazione, l'intera umanità sulla bontà della conquista del pianeta. Con il conferimento di quest'incarico, pero, per Courtenay cominciano i guai. Sullo sfondo della lotta fra i vari poteri, palesi e occulti, che dominano la società, il nostro eroe dovrà misurarsi con la principale compagnia pubblicitaria concorrente, con un suo rivale alla Fowler Schoken Association e con gli "Indietristi", una sorta di setta segreta che predica un ritorno dell'umanità a valori e principi del passato. In un crescendo di avvenimenti, Courtenay si ritroverà a passare da alto papavero di una multinazionale a semplice consumatore, sperimentando sulla propria pelle i messaggi propagandistici a cui sono sottoposti tutti i cittadini e che lui stesso ha contribuito a creare.
The space merchants, questo il titolo originale, è considerato un classico della cosiddetta social science fiction, la fantascienza sociologica che esplose come fenomeno letterario soprattutto sulla rivista americana Galaxy.
I due autori mettono a nudo – grazie alla satira che sprizza dalla loro scrittura – le nefande aberrazioni del capitalismo avanzato, ponendo l'accento sull'annullamento dell'uomo in quanto essere vivente unico. Nel mondo che Pohl e Kornbluth hanno dipinto siamo tutti consumatori, schiavi di bisogni creati da multinazionali senza scrupoli. Ne emerge un ritratto dell'America in cui la morale dell'uomo è al servizio della merce, dove anche i poveri sono indotti a consumare.
Tra le opere che Pohl e Kornbluth hanno scritto insieme ricordiamo almeno Frugate il cielo (Search the Sky, 1954), Gladiatore in legge (Gladiator-at-Law, 1955) e Il segno del lupo (Wolfbane, 1959).
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