Un film di Shrek è sempre un film di Shrek: purtroppo il terzo capitolo della serie sembra mostrare un po' di affanno, soprattutto nell'introduzione di personaggi nuovi non particolarmente brillanti o divertenti. A partire da Artù: il giovane scapestrato e timido liceale che Shrek deve andare a recuperare per farlo diventare Re del regno al suo posto, non ha nulla di particolarmente interessante o divertente. Camelot raccontata come un High School americana offre molti spunti piacevoli, ma siamo lontani dalla genialità dei capitoli passati.
Tutto inizia alla fine del film precedente. Il Re tornato ad essere un ranocchio muore e così Shrek viene incoronato sovrano. Ovviamente l'orco è sempre il pasticcione un po' maldestro che tutti amiamo: tutto 'Fiona e palude'. Quando viene a sapere dell'esistenza di un possibile 'sostituto', ecco che parte insieme ai fidatissimi amici (il gatto e ciuchino) alla volta del collegio dove studia Artù.
Nel frattempo il Principe Azzurro ha messo insieme un esercito: durante l'assenza di Shrek si impadronirà del Regno di "Molto, molto lontano" e prenderà prigioniera Fiona che - nel frattempo - ha comunicato a Shrek di essere incinta...
Apologo sulla necessità e la difficoltà di assumersi le proprie responsabilità e favola divertita che gioca a prendere in giro vai personaggi delle favole tra cui Merlino ritratto come un vecchio psichiatra, Shrek Terzo è un film piacevole, ma - sicuramente - molto deludente rispetto alle aspettative generate dai capitoli precedenti.
Una pellicola con molti momenti esilaranti e trovate divertenti (è lo stesso Antonio Banderas a doppiare anche in italiano il Gatto con gli stivali) che non riesce ad assurgere allo status di capolavoro.
Tecnologicamente e visivamente superiore, Shrek Terzo manca non tanto nel dare continuità alla storia, quanto - piuttosto - nel non sapere essere all'altezza dell'impasto geniale di humour e capacità affabulatoria che ha contraddistinto i due film precedenti e - in particolare - il secondo.
Un'animazione sicuramente 'da vedere', ma - al tempo stesso - da cui non attendersi chissà quali trovate brillanti o indimenticabili. A parte una sequenza scritta dall'artista italiano Gabriele Pennacchioli in cui l'Omino di pan di zenzero rivede tutta la sua vita...
Possiamo, però, stare tranquilli: la saga di Shrek, la prima e la più importante mai realizzata nel campo dell'animazione 3D non finisce qua e - senza dubbio - il quarto capitolo (già annunciato per il 2010) potrà offrirci sicuramente qualche sorpresa in più rispetto a questo film dove si è sentita molto la mancanza dell'autore, sceneggiatore e regista Andrew Adamson, impegnato sul set de Le Cronache di Narnia: il Principe Caspian.
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