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Zoomway


La storia di Lois & Clark è purtroppo la solita triste vicenda di una serie basata su un'ottima idea e con buone prospettive rovinata dalla miopia dei burocrati del network. E nonostante le ripetute disastrose ingerenze, Le nuove avventure di Superman sono riuscite a costruirsi un vasto seguito di fedeli appassionati che la rimpiangono.

Quando la Lorimar Television fu inglobata dalla Time Warner, creando di fatto la Warner Bros. Television, i dirigenti degli studio cominciarono a frugare nell'eredità che erano trovati a dispozione, e scoprirono la DC Comics, proprietaria di Superman. Fu presa la decisione di riportare l'Uomo d'Acciaio alla TV, ma riadattandone la leggenda agli Anni Novanta.

Era ancora recente il grande rinnovamento dell'immagine di Superman portato avanti, nei fumetti, da John Byrne. In breve, la visione di Byrne prevedeva che Superman fosse solo una seconda identità di Clark Kent (e non il contrario), adottata di rado e cercando il più possibile di salvare la propria vita privata. Sempre secondo Byrne, i poteri sarebbero arrivati a Kent per gradi (mentre la leggenda lo voleva "super" dalla nascita), e i genitori adottivi, i Kent, erano ancora vivi.

Deborah Joy LeVine aveva davanti una carriera da avvocato quando decise di dedicarsi alla televisione e divenne consulente per la serie Equal Justice. Sembrava quantomeno strano affidarle una serie su Superman, o anche semplicemente una serie basata su rapporti sentimentali, in quando non sembrava essere, almeno fino ad allora, il suo forte.

La LeVino però sembrava intrigata dall'idea di portare il personaggio negli anni Novanta, e si chiuse in una stanza con 300 fascicoli del fumetto e ben presto fece sua l'idea di portare il lato umano del supereroe in televisione. La serie sulla carta era stata concepita: era tempo di farla diventare realtà.

Per il pilot furono stanziati 8 milioni di dollari, e fu filmato in CinemaScope (nome commerciale del formato standard - sin dagli Anni Cinquanta - dei film per il cinema). L'alto budget e il formato avrebbero permesso di riutilizzare il pilot nelle sale se le reti televisive l'avessero rifiutato. Sarebbe stato distribuito in Europa per recuperare i costi di produzione e magari guadagnarci qualcosa. Robert Butler fu assunto come regista. A Hollywood si dice: "se vuoi un pilot di successo, assumi Butler". Dopodiché cominciò la scelta del cast.

Teri Hatcher, nonostante avesse recitato in film di una discreta importanza come The big picture, Tango e Cash e Bolle di sapone, non era ancora riuscita davvero a sfondare, e sembrava destinata a fare la parte della "bambola" o altri stereotipi femminili. Anche in sporadiche apparizioni televisive sembrava che questa tendenza dovesse continuare, a parte qualche tentativo di modificare la sua immagine col ruolo di una figlia che disapprova la storia d'amore della madre in Karen's Song o in un altro ruolo sentimentale in Sunday dinner. Finalmente Teri fu contattata e gli fu chiesto di provare la parte di Lois Lane.

Dean Cain, giocatore della squadra di football dei Buffalo Bill, aveva dovuto abbandonare la carriera sportiva in seguito a un incidente alle ginocchia in allenamento. Aveva lavorato in alcuni spot pubblicitari e recitato in un orrendo film intitolato Miracle Beach, e aveva un piccolo ruolo nel telefilm Beverly Hills 90210. Cain si sorbì le audizioni di massa per la parte di Clark/Superman. Fu quasi scartato senza neppure essere ascoltato, in quanto non rispondeva esattamente al "tipo" che cercava la produzione (34 anni, un metro e 88 d'altezza, occhi azzurri): Cain, che aveva 26 anni, era alto solo 1 e 82 e aveva occhi marroni, però, sembrava attirare l'attenzione di tutte le donne presenti all'audizione. Fu richiamato ben quattro volte per provare la parte. Lui e la Hatcher non furono provati insieme fino all'ultimo momento.

Quando il momento arrivò, il feeling fra Teri e Dean fu così palpabile che non fu neppure necessario concludere il provino. L'attore che Dean aveva battuto sul filo di lana per il ruolo era Kevin Sorbo, che avrebbe avuto successo nel ruolo di Hercules. Robert Butler, vedendo i provini, commentò: "Cosa penso di questi due? Sono perfetti!". Il cast fu completato, il pilot fu girato e venne il momento di incrociare le dita aspettando il parere della ABC. La risposta fu "Sì, ma..."

Tracy Scoggins nella parte di Cat Grant La serie era stata concepita per la seconda serata infrasettimanale, una tipica commedia romantica per adulti piena di allusioni sessuali ma senza sesso, con i personaggi che si stuzzicavano in continuazione sullo stile di Moonlighting (famosa serie con Sybille Shepherd e Bruce Willis trasmessa anche in Italia). Al cast fu pure aggiunta Cat Grant che portò il livello di allusioni sessuali al grado di evento olimpico. Così furono guai quando la serie si ritrovò programmata in prima serata alla domenica, nel cuore della fascia più tipicamente familiare. Anche moderando molto i dialoghi la serie continuava ad avere una carica sexy che attraeva soprattutto una piccola ma fedele audience adulta. Sfortunatamente, le reti tengono in pochissima considerazione le fedeli ma piccole audience. Occorrevano dei cambiamenti.

A metà stagione la ABC intervenne. La rete voleva a tutti i costi battere il rivale della NBC, Seaquest DSV (sulla CBS andava in onda La signora in giallo, assolutamente irraggiungibile). In questa battaglia per il secondo posto della domenica sera Lois e Clark riuscì a battere Seaquest il più delle volte, ma sempre con un margine piuttosto risicato, non abbastanza per la ABC. La rete inoltre voleva attrarre i ragazzini, cosa che SeaQuest sembrava riuscire a fare grazie al personaggio del giovane Jon Brandis. Sebbene Dean Cain non avesse alcun problema ad affascinare le donne di ogni età, Michael Landes, nella parte di Jimmy Olsen, lasciava le ragazzine piuttosto fredde, e così fu introdotto Chris Demetral nella parte di una sorta di "punk"; fallì anch'egli. Entrambi avrebbero lasciato la serie di lì a poco.

Justin Whalin nella parte di Jimmy Olsen Il personaggio di Jimmy Olsen era troppo importante per la saga di Superman per essere eliminato, così fu cercato un nuovo attore per quel ruolo. Fu assunto Justin Whalin. Ma c'erano in ballo altri grossi cambiamenti. La ABC ordinò alla La LeVine altre modifiche. Bisognava sbarazzarsi di Lex Luthor (John Shea) e spostare l'enfasi dalla relazione fra Lois e Clark a un formato più basato sull'azione. La LeVine si prese una vacanza per pensarci su, e quando tornò scoprì di essere stata rimpiazzata da Robert Singer (che aveva già lavorato in Visitors e Reasonable Doubts). La LeVine commentò che comunque non era interessata a portare avanti una serie d'azione basata sul superuomo salvatutto, e si dedicò ad altre serie, come Sweet Justice, Courthouse, e Early Edition, dove sviluppò un personaggio molto simile a Clark Kent. Early Edition è tutt'ora uno dei telefilm a maggior audience negli Stati Uniti.

L'inizio della seconda stagione sembrava afflitto da mille problemi. Jim Crocker, un produttore proveniente da Star Trek: Deep Space Nine, non ce la faceva. La sua funzione, secondo Singer, era "far contenti i bambini". Non era rimasto nessuno degli sceneggiatori della prima stagione, così la caratterizzazione e la continuità erano davvero incostanti. L'appartamento di Lois Lane, per esempio, passò dal primo piano al terzo, poi al quinto e infine diventò un attico in un episodio dove c'era una scena in cui Lois doveva essere legata al pennone di una bandiera. La ABC pensò che mostrando un po' più di gambe e qualche scollatura, e aggiungendo più azione basata su Superman, avrebbe attratto una maggiore audience maschile. Lo stereotipo che aveva la ABC dello spettatore maschile divenne quasi la sua rovina. Non solo il telefilm attraeva meno maschi adulti, ma perdeva quelli che già aveva, per non parlare del pubblico femminile. Fortunatamente per Lois e Clark la NBC fu altrettanto miope quando decise di mettere le mani su SeaQuest. Entrambi gli spettacoli persero interesse e furono battuti dai cartoni animati della Fox, i Simpsons.

A tutto questo andava ad aggiungersi la protesta del sempre più piccolo nucleo di appassionati, che si lamentava per la sostituzione di Landes e per la diminuita enfasi sul rapporto fra Lois e Clarke. La Warner decise di partecipare in prima persona a un forum telematico su Prodigy, chiedendo ai fan se la sostituzione di Landes era davvero così importante. I fan risposero che era una questione di principio: non si poteva sostituire un attore senza tenere in nessuna considerazione la fedeltà del pubblico. Dissero che lo show era noioso e stagnante. I personaggi non crescevano. La Warner disse ai fan di tenere duro, perché le cose sarebbero cambiate di nuovo.

Lane Smith nella parte di Perry White La ABC programmò un'apparizione di Teri Hatcher su America On Line nel novembre del 1994. Lei assicurò i fan che stava per arrivare un approfondimento della relazione tra Lois e Clark. Ciò che non dissero era che questo non sarebbe successo ancora per un paio di mesi, e nel frattempo la serie continuava a perdere spettatori. Dean Cain fece un'apparizione su Prodigy dichiarando che l'episodio da lui scritto, Season's Greetings, avrebbe mostrato la direzione che secondo lui doveva prendere la serie. Quando l'episodio andò in onda fu chiaro che Cain voleva che fra Lois e Clark nascesse una vera storia d'amore, e l'episodio fu molto apprezzato dai fan. Gli episodi seguenti però non portarono avanti il tentativo, e l'audience calò di nuovo. Quando lo show raggiunse quello che sembrava il fondo, con The Eyes Have It, fu trasmesso il promo dell'episodio successivo, The Phoenix, che fece discutere gli appassionati ancora più dell'episodio durante il quale era stato trasmesso. E' stato detto che la ABC non è più stabile e generosa come negli anni passati. Se fosse stata la rete in preda al panico che è oggi, forse in quel febbraio Lois e Clark sarebbe stata chiusa e l'episodio che ne avrebbe cambiato le sorti non sarebbe mai andato in onda.

Ma allora la ABC era decisamente più aggressiva di quanto non sia oggi. Durante la pausa della serie fra il 22 gennaio e il 12 febbraio il promo di The Phoenix fu trasmesso più volte. Era un promo sexy e umoristico, e in più mostrava Clark che chiedeva a Lois un appuntamento. Era una combinazione irresistibile. Quando andò in onda, l'episodio registrò ben 20 punti di audience più dell'episodio precedente. Lois e Clark colse il momento favorevole e continuò a ricostruirsi l'audience portando avanti il cammino pieno di ostacoli verso la storia d'amore dei due protagonisti. La serie cominciò ad andare così bene che persino le repliche facevano più ascolto dei nuovi episodi di SeaQuest. La stagione si concluse con Clark che chiedeva a Lois di sposarlo, e fu il miglior finale di stagione della serie. Stranamente, le anticipazioni per l'inizio della terza stagione non vertevano tanto sulla risposta che Lois avrebbe dato a Clark, quanto sul fatto che Lois avesse o meno capito che Clark era Superman.

Quando Lois toglie gli occhiali a Clark in We Have a Lot to Talk About, il primo episodio della terza stagione, Lois and Clark era pronto per la sua stagione dagli ascolti migliori. In questo fu anche d'aiuto il fatto che la CBS sostituì il suo campione La signora in giallo con Cybill. La NBC chiuse SyQuest e lo sostituì con Mad about you. Fronteggiare due forti sit-com era dura, ma gli spettacoli che seguivano questi telefilm da mezz'ora erano molto deboli, e a quanto pareva tutti si spostavano per l'ultima mezz'ora di Lois & Clark sulla ABC.

Fra la seconda e la terza stagione ci fu la sosituzione di due sceneggiatori, Jackson e Blake, che passarono a Sliders. Al loro posto arrivarono John McNamara e David Simkins, che non solo scrisse uno degli episodi migliori della terza stagione, Don't Tug on Superman's Cape (a cui partecipò fra l'altro Jonathan Frakes), ma inventò anche il personaggio del dottor Klein degli STAR Labs, probabilmente la più brillante aggiunta alla serie. Sembrava che nulla potesse andar male, ma l'adagio "squadra vincente non si cambia" nel mondo della televisione non è mai stato molto ascoltato.

Mentre le serie sembrava marciare verso la meta del matrimonio fra Lois e Clark, con grandi ascolti e ottima critica da parte della stampa, la ABC sembrava aspettare l'occasione per mettere una data di scadenza all'alta energia dello show, e alla sua direzione positiva che conduceva all'altare. Cosa sia accaduto esattamente non si saprà mai, a meno che qualcuno si faccia avanti a confessare, ma ciò che è sicuro è che la direzione del telefilm voleva il matrimonio, e la ABC non lo voleva. Forse non era possibile avere un finale così scontato, o forse la ABC aveva deciso di bloccarlo all'ultimo minuto, non lo sappiamo. Ma il costo per lo show fu enorme, soprattutto sulla gente che vi lavorava, attori e sceneggiatori.

Gli sceneggiatori Chris Ruppenthal e David Simkins se ne andarono. Dean Cain e Teri Hatcher espressero il loro disappunto per il matrimonio mancato della terza stagione, e l'entusiasmo che i due condividevano svanì del tutto. Cain, che aveva cominciato la terza stagione dichiarando che amava lavorare nella serie, cominciò ad avere dubbi sul futuro del suo personaggio e cominciò a pensare di andarsene, e lo stesso fece Teri Hatcher. La causa di questo atteggiamento veniva anche dalle loro vicende personali: la relazione di Dean Cain con Gabrielle Reece era finita, e Teri dichiarò in un'intervista che aveva bisogno sul set di suo marito, l'attore Jon Tenney, perché era "fritta". Il morale era basso, e in più con la quarta stagione lo show avrebbe avuto a che fare con una dura concorrenza, e sarebbe caduto vittima del tradimento della sua stessa rete.

La CBS piazzò alla domenica il suo telefilm drammatico migliore, Touched by an Angel, e la NBC oppose a Lois e Clark la nuova sit-com fantastica 3rd Rock From the Sun. Le avventure di Superman non erano fatte per competere con simili campioni di audience, ciononostante riuscivano a raccogliere ben 12 milioni di spettatori ogni domenica. Ma buoni ascolti stabili non interessavano alla ABC, e così c'era il pericolo che Lois e Clark cadesse sotto la scure della cancellazione. Queste paure sembrarono sopirsi quando in novembre Jamie Tarses, direttrice di rete della ABC, annunciò un completo rinnovo della serie per i 22 episodi della quinta stagione come parte di un accordo con la Warner che comprendeva anche il Rosie O'Donnell Show. La Tarses decise di spostare Lois and Clark un'ora prima, contro 60 Minutes, uno spettacolo che era stato il numero uno in quello slot per vent'anni. Dopotutto non sembravano esserci dubbi sulla continuazione della serie, o almeno tutti pensavano così.

Ciò che la gente non sapeva era che la ABC in relatà stava cercando di sciogliere i suoi contratti con la Warner. In aprile Lois and Clark fu mandato a morire alla sera del sabato, l'orario peggiore per il pubblico fra i 18 e i 49 anni. Appena due giorni dopo questo spostamento e meno di una settimana dopo che i fan avevano acquistato una pagina su USA Today per ringraziare il cast e lo staff di Lois e Clark, l'Hollywood Reporter annunciò che alcune fonti confermavano che la ABC stava cercando di strisciare fuori dall'accordo con la Warner. Alla fine ci riuscirono, e Lois e Clark fu cancellato. Non fu concesso un finale dignitoso alla serie: fu cancellato dopo che la stagione era al termine, e non ci fu modo di programmare un finale appropriato. L'ultimo episodio andò in onda in giugno, durante il periodo in cui vanno in onda le repliche e gli spettatori sono dimezzati e la critica non si interessa alla televisione.

Alla fine, è stata la vicenda di un supereroe che pensava di poter sconfiggere ogni genere di nemico, finché non ha avuto a che fare col la politica delle reti televisive e i loro contabili. Questo genere di nemico non può essere sconfitto neppure da Superman. Per dirla con le sue stesse parole: "Pensavo di aver visto ogni genere di male, ogni perversione nota all'uomo, alla legge e a dio, e di poterle combattere. Ma c'è qualcosa contro cui non posso oppormi, perché non riesco a comprenderla. E' l'avidità."

Tratto da The Kryptonian Cybernet, per concessione dell'autore. Traduzione di Silvio Sosio.