Neil Gaiman ha sempre avuto l'immagine di scrittore femminista. Spesso i suoi personaggi sono donne o ragazzine, magari sole, incomprese. Gaiman ha spesso parlato sui social a favore dei diritti delle donne, creandosi un'immagine di persona rispettosa, pacifica, progressista. Un'immagine che, a quanto sembra ora, era quanto di più lontano dalla personalità reale dello scrittore.
Il primo caso, ne avevamo parlato, è venuto alla luce circa sei mesi fa, grazie al podcast di Tortoise che riportava diverse testimonianze. Qualcuno aveva avanzato dubbi sulla fonte, essendo vicina a J.K. Rowling e alle sue posizioni anti-trans, spesso criticate duramente da Gaiman.
La giornalista Lila Shapiro, del New York Magazine, colpita dalla discrepanza tra l'immagine pubblica di Gaiman e queste notizie, ha voluto andare a fondo della cosa intervistando varie persone, tra cui la principale vittima, Scarlett Pavlovich, in un articolo pubblicato dal sito di cultura pop del New York Magazine, Vulture.
L'articolo è protetto da paywall ma abbiamo avuto modo di leggerlo interamente. E la situazione che emerge è ancora peggiore di quella che era stata descritta precedentemente.
La storia che racconta Pavlovich è quella di una persona ossessionata dal BDSM, che chiede alle sue vittime di chiamarlo "master", ma senza preoccuparsi di ottenerne il consenso (cosa considerata fondamentale, nel mondo BDSM). L'articolo parla anche di altri casi, raccontando la storia delle vittime intervistate direttamente dalla giornalista.
Fa impressione in particolare la reazione della moglie (ora separata) Amanda Palmer, alla quale si era rivolta Pavlovich per raccontarle quanto subito da Gaiman. Palmer avrebbe detto di aver ricevuto "almeno altre quattordici donne" che si lamentavano di eventi simili, e si è mossa per fare qualcosa solo dopo che Pavlovich le aveva rivelato che alla scena era stato presente il figlio piccolo di Gaiman e Palmer, di cui Pavlovich era stata assunta come governante.
Gaiman alla fine avrebbe accettato di sottoporsi a visite presso uno psicologo.
Nel frattempo, le diverse attività nel mondo della televisione sono state sospese: la seconda stagione per Sandman, già pronta, sarà probabilmente l'ultima e non ha ancora una data di uscita, Good Omens verrà chiuso, invece che con una nuova stagione, con un singolo film per la tv, mentre non si sa nulla sulla miniserie Anansi Boys, la cui produzione è stata completata nel 2022 ma di cui non è mai stata annunciata la data di uscita.
Ieri Nel Gaiman ha pubblicato sul suo blog una risposta alle accuse che gli sono state mosse, dove in sostanza dice che avrebbe potuto comportarsi meglio ma i rapporti o erano tutti consensuali o semplicemente le cose descritte non sono accadute.
1 commenti
Aggiungi un commentomi quoto da solo, dal commento al primo articolo su questo argomento:
Quindi sintetizzando: ci sono delle accuse ma non c'è stato un processo (quindi non c'è una sentenza, e non sappiamo se sono vere o meno) non sembra nemmeno che "questi fatti siano destinati ad avere esiti legali", ma S* ha già espresso un giudizio (tranchant) su Gaiman. Che dire?
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