Da ora in poi, se chiamate i Ghostbusters, lasciate stare Dan Aykroyd. In un'intervista al New York Post, l'attore e co-creatore del cult arrivato nelle sale quarant'anni fa ha ammesso di trovare improbabile un futuro coinvolgimento per lui e per il collega Bill Murray nel franchise degli Acchiappafantasmi.
Non vedo perché dovrebbero avere bisogno di noi per continuare. Hanno un intero nuovo cast e un sacco di nuove idee. Penso che si lasceranno indietro il film originale, e che dovrebbero farlo.
Ha dichiarato Aykroyd intervistato sul suo ultimo progetto, la serie documentaristica antologica The UnBelievable with Dan Aykroyd, in cui vengono presentati fatti strani ma veri da tutto il mondo. Alla base di Ghostbusters, nel 1984, si trovava proprio la passione dell'attore per l'occulto e la spiritualità, amore che il suo personaggio Ray Stantz ha trasformato in professione anche dopo la fine dei suoi giorni da acchiappafantasmi. Nei nuovi film del franchise, infatti, vediamo il ritorno di Aykroyd (e di Murray, Ernie Hudson e Annie Potts) e la sua carriera alternativa di libraio specializzato in testi arcani, ma sempre pronto a mettersi in spalla lo zaino protonico per aiutare la famiglia Spengler. Una volta passato il testimone in maniera soft con Ghostbusters: Legacy (2021) e Minaccia glaciale (2024), però, è ora che i vecchi acchiappafantasmi vadano in pensione, e che nuove storie e nuovi eroi si occupino delle entità ectoplasmatiche su e giù per gli States.
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