Michael Bay non sarà propenso a distruggere il mondo quanto il collega Roland Emmerich, ma con i suoi Transformers ha comunque portato la sua dose di distruzione in lungo e in largo.

Ma ora ha deciso di fare un passo in una direzione un po' diversa, verso un futuro (non così) distopico chiamato Little America.

Lo script è dell'inglese Rowan Athale, già regista del thriller da noi inedito Wasteland (2012) e che riprenderà la poltrona della regia anche per questo film, della cui produzione si occuperà la Platinum Dunes di Bay insieme alla consociata Blumhouse Productions.

Nel film, un presidente terribilmente simile a Trump ha mandato in bancarotta gli Stati Uniti e la Cina ha preteso la restituzione dei debiti. Risultato, gli States sono diventati di proprietà cinese e molti americani si trasferiscono da quelle parti in cerca di lavoro. 

In questo nuovo mondo, un ex marine delle forze speciali viene assunto da un miliardario cinese per entrare in un ghetto americano e salvare sua figlia.

Le due case di produzione hanno esplicitamente sottolineato le somiglianze con il plot di 1997 Fuga da New York (forse per evitare cause come accaduto di recente), ma hanno definito il film più sci-fun che sci-fi.

Platinum Dunes e Blumhouse sono già note per la saga futuristica, violenta e grottesca intitolata The Purge, in cui si racconta di un'America in un cui una volta l'anno la gente ha via libera per uccidere chiunque senza ripercussioni e già nel terzo capitolo, da noi intitolato La notte del giudizio – Election Year, la satira politica, per quanto sanguinaria, era un elemento preponderante.

Alla fine di una costosa asta tra major, è stata la Universal ad aggiudicarsi i diritti del film, il quale per ora non ha ancora una data ufficiale di uscita, anche se probabilmente, basterà leggere le prossime notizie per sapere quando questo futuro distopico diventerà fin troppo realistico.